Dietro le quinte dei numeri uno

Come raccontare la stagione di un pilota istintivo e geniale come Nicola Gianniberti? Spauracchio di tutti i driver del Ferrari Challenge per la sua innata capacità di guida, la freddezza nei sorpassi e la rapidità di giudizio grazie alla quale fa sempre la cosa giusta anche ai 300 all’ora. Che fosse il migliore si sapeva. Per darvi un assaggio della sua bravura basti sapere che nel terreno di battaglia più duro per i giovani piloti di tutto il mondo, quello dei kart, Nicola ha vinto nel ’93 e ’94 il titolo di campione del mondo confrontandosi con molti dei piloti che oggi gareggiano Formula 1. Alonso, Raikonnen, Trulli, Fisichella. Nessuno escluso. Il merito di averlo portato al Ferrari Challenge con il team Ineco/Ram va a Nicola Pedretti che ha fatto di tutto per vederlo correre con la propria F430 già dal campionato scorso. Un grande team stretto attorno ad un grande pilota, ecco quello che ha cercato di costruire in poco tempo Il team manager di MotorSport Racing con investimenti, passione e voglia di migliorarsi ogni anno: “La nostra organizzazione è solida, performante e altamente competitiva, è per questo che riusciamo a vincere contro società più grandi della nostra. Siamo come una piccola famiglia, organizzati e perfettamente in sintonia. Tutti corriamo verso un’unica direzione, dai meccanici ai capomacchina, e questo è il giusto spirito di squadra. Il segreto è la cura maniacale dei dettagli.” Come avviene in MotorSport Italia, l’azienda di noleggio auto di lusso creata da Pedretti, grazie alla quale è stato messo su il pacchetto per partecipare al Ferrari Challenge: pilota, F430 e team. Mettiamoci poi la bravura di Giannberti e la competenza di ingegneri e meccanici, ed ecco che saltano fuori i motivi del primo posto in classifica nel Trofeo Pirelli. L’importante sarà arrivare sempre in fondo e continuare con questa grinta. “Un pilota deve saper prendere dei rischi pensando però sempre al campionato: basta un sorpasso sbagliato e ti trovi fuori gara“, questa la filosofia di Gianniberti. Detto così sembra quasi che vada in pista solo per tagliare il traguardo. Ricordate il sorpasso all’ultima curva con cui ha infilato Cirò a Le Castellet?

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