Parigi-Dakar? no Africa Race

Pare proprio che questo sia l’anno di figli e figliastri della Parigi – Dakar. Dopo la Transorientale, che si sta correndo in questo momento, il 2008 saluterà la prima edizione dell’Africa Race, un rally raid che attraverserà Francia, Marocco, Mauritania e Senegal. Dal 26 dicembre all’11 gennaio prossimo i concorrenti percorreranno migliaia di chilometri per arrivare a Dakar, in barba a chi ha deciso di spostare il rally più famoso del mondo in Sud America. Proprio la necessità di colmare questo vuoto ha spinto Hubert Auriol, tre volte vincitore della Parigi – Dakar, ad organizzare un evento che avesse come naturale scenario il cuore dell’Africa. Un continente che, secondo Auriol, ha bisogno di certe manifestazioni per rendersi visibile al turismo e sviluppare un tipo di economia che possa fare a meno della beneficenza occidentale. Un evento pensato non solo per i piloti esperti ma anche per chi vuole condividere un viaggio e il sapore dell’avventura con una moto, quad, auto o camion che sia. Incontrare le prime dune giganti in Marocco, attraversare le lunghe e aride distese desertiche mauritane, gustarsi i caleidoscopici paesaggi senegalesi: il vero scopo di questo Africa Race sembra quello di realizzare il sogno di quanti proprio non possono fare a meno di una corsa sulle coste africane dell’Atlantico. Chi non ha mai immaginato di percorrere Paesi lontani e di perdersi in una cultura altra in sella ad una moto o al volante di un fuoristrada? Come moderni pionieri in cerca d’una rotta e una strada da percorrere. Di sicuro questo rally le carte in regola ce l’ha tutte e non avrebbe potuto presentarsi altrimenti. Far dimenticare la Dakar non sarà uno scherzo.

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