Il dilemma California

Una Ferrari per tutti, o quasi. Non saranno solo facoltosi uomini d’affari , ricchi milionari o sceicchi arabi a potersi permettere il lusso di guidarla o lo sfizio di tenerla parcheggiata nelle propria tenuta davanti agli occhi ammirati di ospiti in visibilio. La nuova California verrà presentata al salone di Parigi nel prossimo settembre con un prezzo orientativo di 160.000 euro. Il mercato della Ferrari si apre così ad una clientela incredibilmente più vasta che strizza l’occhio al target delle Granturismo. Con questa nuova vettura la casa di Maranello si prepara a concorrere non più con Lamborghini e Aston Martin ma con Porsche e persino BMW e Mercedes. Ad una prima considerazione una vettura del genere, tecnologicamente molto avanzata e con un motore nuovo V8 da 4300 cc, farà vendere al cavallino rampante un numero di esemplari incredibilmente maggiore rispetto ad esempio ad una F430. Ma cosa ne penseranno i clienti che da sempre scelgono questo marchio proprio per la rigidità settaria che lo contraddistingue? La Ferrari ha sempre raffigurato nell’immaginario collettivo un bene di lusso esagerato, uno sfoggio di ricchezza fastosa che eccede le possibilità economiche della stragrande maggioranza delle persone. Una sintesi estrema di lusso e capacità prestazionali. Il pericolo dunque è che muti la percezione che i facoltosi aficionados hanno della Ferrari. Come se la California gettasse la sua ombra su tutte le vetture della casa di Maranello e le sporcasse un po’ di “sportiva per tutti”, corrodendone la nobiltà. In ultima analisi, se i clienti dovessero passare ad altri marchi rimasti “integerrimi”, la Ferrari potrebbe trovarsi di fronte ad un bivio: scendere sulla terra o rimanere sul Monte Olimpo.

via maurouro1

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