Budapest-Ferrari Challenge. Nel Trofeo Pirelli i commissari condizionano gara-1

All’inizio sembrava una gran gara. Gianniberti sorpassa Gilardi sul rettilineo nella partenza lanciata e consolida la prima posizione giro dopo giro, poi la penalità. Un Drive Trough per aver passato il primo in griglia a pochi metri dalla linea di partenza, ed il regolamento in questo caso è chiaro: “Le vetture potranno iniziare le operazioni di sorpasso solo ed esclusivamente al passaggio sulla linea di partenza;sino a quel momento dovranno obbligatoriamente mantenere la posizione”. Fin qui niente da dire, il problema infatti è un altro: cosa succede se chi sta davanti invece di darci dentro, molla il gas e il secondo gli passa davanti? Risposta: problemi del secondo. Almeno che il primo non rallenti manifestatamente (in pratica si fermi). E questo è il punto, secondo alcuni rumors, Gilardi avrebbe ammesso di aver rallentato. In pratica ci troviamo di fronte a quello che in giurisprudenza si chiama un buco normativo, se il primo non schiaccia come può il secondo a tavoletta non sorpassarlo? Impossibile. Punto numero due: se il semaforo non va guardato perchè conta la linea di partenza, a cosa serve la luce verde in partenza lanciata? Cala il mistero profondo. Qui in Ungheria la sensazione è che ci troviamo di fronte ad un regolamento che non solo va cambiato ma soprattutto chiarito, troppe infatti sono le decisioni che sono prese a totale discrezione dei giudici. Altro esempio: Nicola in gara-1 si appoggia a Rota il quale poco dopo, in uscita di curva, si gira per conto suo. Gli Steward rispondono a fine gara con 25 secondi di penalizzazione al nostro pilota. Incredibile, una decisione che ha dell’inverosimile. La cosa sorprendente è come certe prese di posizione, poi definite con la comoda etichetta di “inappellanìbili”, siano prese con la leggerezza di chi gioca una partita alla Playstation con i parenti la domenica d’inverno. Finiamo con un altro incomprensibile fatto del giorno: viviamo in un’epoca permeata dalla tecnologia, e fino a qui ci siamo tutti. Rapportato al Ferrari Challenge questo significa che abbiamo la telemetria di tutte le macchine, dunque invece di rifilare la penalizzazione durante la gara, basterebbe mettere la corsa sotto inchiesta, controllare i dati al computer, prendere una decisone dopo l’arrivo e, in caso, retrocedere un pilota di posizione. Altrimenti il Gp è falsato. Per la cronaca, con due penalizzazioni Gianniberti è finito deciimo e, se sommiamo la soppressione del migliore tempo ieri nelle qualifiche, sembra davvero troppo. Sul podio sono saliti Cadei, Gilardi e Belluzzi. L’importante adesso è non pensarci e contrarsi si gara-2. Quando il gioco si fa duro…

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