L’India apre alle supercar

Via mrapplegate

Vietato parlare di Tata. Il mercato indiano apre alle supercar, anzi ha già aperto da un pezzo. Dopo Porsche e Lamborghini anche l’Audi R8 farà il suo ingresso in quella che potrebbe diventare la nuova Mecca delle auto di lusso (Audi era già presente con A8 e Q7 e sette concessionarie), visto anche l’interesse annunciato recentemente dalla Ferrari. Grazie alla crescita economica e alla espansione della middle class secondo Richard Wagoner, il top executive di General Motors, nel prossimo decennio l’Asia coprirà circa il 70% del mercato globale di automobili costringendo i più grandi produttori a ripensare e progettare le vetture in base ad un modello di consumatore diverso da quello occidentale. Una riflessione verosimile per vetture di piccole e medie dimensioni ma difficilmente applicabile alle supercar: è la globalizzazione del lusso a renderle sempre più appetibili da parte dei nuovi ricchi. Non è solo il design, figlio di una precisa matrice culturale, a far desiderare una macchina da più di duecentomila euro ma anche ciò che rappresenta. Una Aston Martin è simbolo di prestigio e ricchezza tanto a Mosca che a Dubai, al di là delle sue linee. Allo stesso modo si desidera una F430 per la sua fama universale: tutti si girano quando passa perchè la riconoscono. La bellezza di un’auto di lusso è proprio questa, non risentire della latitudine.

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